Gli integratori alimentari sono sicuri?
Regolamentazione, sicurezza
Gli integratori alimentari che assumiamo sono sicuri? In che modo la loro commercializzazione viene regolamentata?
Gli integratori: cosa sono?
Il Ministero della Salute italiano definisce gli integratori alimentari come “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare ma non in via esclusiva aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.2
Questa definizione chiarisce già da sola alcune caratteristiche fondamentali degli integratori: essi sono composti – disponibili in forme predosate – destinati a integrare la normale alimentazione, senza sostituirsi a essa, per fornire una fonte concentrata di specifiche sostanze nutritive.2
Pertanto, gli integratori possono contenere:1
- vitamine, quali vitamina C, vitamina E e acido folico
- minerali ed elementi traccia, quali calcio, magnesio, ferro e zinco
- sostanze come il coenzima Q10
- acidi grassi, quali omega-3 e omega-6
- componenti proteici, quali L-cisteina e L-carnitina
- carboidrati
- altri ingredienti, quali i probiotici
Gli integratori si presentano in commercio pronti per essere assunti con quantitativi unitari come:2
- capsule
- compresse
- bustine
- flaconcini
È bene sottolineare che, sebbene gli integratori alimentari possano presentarsi in formulazioni simili a quelle dei farmaci, non devono essere confusi con i medicinali; infatti, gli integratori non hanno lo scopo di trattare o prevenire malattie nell’uomo o di modificarne le funzioni fisiologiche, ma “solo” di integrare una dieta regolare.1
Pertanto, una persona con un’alimentazione bilanciata comprendente diversi alimenti può ottenere tutti i nutrienti necessari dalla dieta, e non ha, quindi, la necessità di assumere un integratore.1 Ci sono momenti della vita nei quali per diverse situazioni si necessita di un’integrazione.
Ne è un esempio l’integrazione con acido folico durante la gravidanza: in questa condizione aumenta il fabbisogno di tale vitamina per supportare lo sviluppo del bambino. Tuttavia, spesso l’assunzione di acido folico con la dieta potrebbe non essere sufficiente.3
Un altro esempio è il fabbisogno di vitamina D che si può verificare in inverno: durante l’estate la quantità richiesta di vitamina D è generalmente coperta da una dieta bilanciata e dalla produzione che si verifica a livello cutaneo per effetto dei raggi del sole. D’inverno, invece, la superficie di pelle esposta al sole e il numero di ore di sole diminuiscono, per cui potrebbe essere utile un supporto, soprattutto in alcuni gruppi di persone come le donne in allattamento o i neonati.3
Ministero della Salute e integratori: la regolamentazione
Tutti gli integratori devono quindi essere notificati e registrati al Ministero della Salute dopo che ha opportunamente controllato quanto scritto sulla confezione come quantità e verificato che non si dichiarino per gli integratori delle proprietà di cura delle malattie.
Il Ministero può richiedere alle aziende che immettono in commercio il prodotto eventuali modifiche e avvertenze da riportare in etichetta e, nel caso in cui i prodotti rappresentino un pericolo per la salute, ne può vietare la messa in commercio.2
Quando il Ministero della Salute autorizza la vendita di un integratore, iscrive il nome del nuovo prodotto all’interno del “Registro nazionale degli integratori alimentari” attribuendogli uno specifico codice i cui estremi possono essere riportati nella stessa etichetta, se il produttore lo desidera.
Dosaggi e avvertenze di utilizzo
Il Ministero della Salute verifica che l’etichetta e la presentazione del prodotto, nonché la sua pubblicità, non attribuiscano agli integratori proprietà terapeutiche, che non possono possedere, né capacità di prevenzione o cura delle malattie e che l’effetto nutritivo o fisiologico sia spiegato in modo idoneo a orientare correttamente le scelte dei consumatori.2
Controlla anche: 2
- la chiarezza delle informazioni destinate ai consumatori, come la presenza del nome e la quantità delle sostanze che compongono il prodotto
- la dose raccomandata per l’assunzione giornaliera
- la modalità e la frequenza di assunzione
- se assumere il prodotto lontano o vicino dai pasti
Indicativamente la quantità di vitamine e minerali da apportare deve essere compresa tra il 30 e il 150% del fabbisogno giornaliero ipotizzato per un adulto in buona salute. Questo conferma il fatto che l’integratore, come già detto, “integra” la dieta ma non si sostituisce a essa e non è il prodotto da utilizzare a fronte di gravi carenze nella nutrizione.2
La vigilanza del Ministero della Salute e il rispetto della normativa prevista fanno sì che questi siano prodotti sicuri e che vantino indicazioni salutistiche corrette.
Ciononostante, quando si assumono integratori, soprattutto se in situazioni di patologia o con uso di farmaci, il consiglio del medico è sempre raccomandato. Molteplici sono infatti le possibili interazioni tra farmaci e integratori, alcune anche per ingredienti nutrizionali di largo impiego. 6
In conclusione, gli integratori alimentari si posizionano tra i prodotti che favoriscono il benessere di una persona sana e che presenta un’alimentazione varia e bilanciata, senza vantare alcuna efficacia terapeutica, caratteristica invece propria dei farmaci.
Bibliografia
- What are dietary supplements?
- DECRETO LEGISLATIVO 21 maggio 2004, n. 169. Attuazione della direttiva 2002/46/CE relativa agli integratori alimentari.
- National Health System, NHS. Do I need vitamin supplements? Disponibile online: https://www.nhs.uk/common-health-questions/food-and-diet/do-i-need-vitamin-supplements/. Ultimo aggiornamento: 9 ottobre 2023
- Wierzejska RE. Int. J. Environ. Res. Public Health (2021); 18: 8897
- Regolamento (CE) n. 1170/2009 della Commissione del 30 novembre 2009 che modifica la direttiva 2002/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli elenchi di vitamine e minerali e le loro forme che possono essere aggiunti agli alimenti, compresi gli integratori alimentari
- Know the Science: How Medications and Supplements Can Interact. National Center for Complementary and Integrative Health (ultimo aggiornamento: 19 ottobre 2023)
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